Centrale fotovoltaica

 Sardegna - Medio Campidano - Approvazione a maggioranza con l'astensione della minoranza e un voto contrario leghista

La moratoria che impedirà per 18 mesi la realizzazione di nuovi impianti di produzione di energia rinnovabile, eolico e fotovoltaico in Sardegna, tra cui numerosi progetti ricadenti nel Medio Campidano, è legge.

Si tratta, come ben noto di una norma transitoria, che consentirà di tamponare per un anno e mezzo l'emergenza costituita dall'assalto massiccio al territorio sardo per produrre energia in larga parte destinata al consumo extra isolano. Nel frattempo sarà necessario metterà mano a un nuovo Piano energetico regionale e alla mappatura delle aree ritenute idonee a ospitare gli impianti di produzione di energia elettrica.


La legge (si trattava di convertire il disegno di legge del 30 aprile scorso e di valutare quali emendamenti accogliere tra quelli nel frattempo presentati) è stata approvata con 32 voti favorevoli, l'astensione di 21 consiglieri di minoranza e il voto contrario di un esponente della Lega, Alessandro Sorgia.

Tra gli emendamenti accolti, è stata inserita nella legge la deroga che consentirà di realizzare impianti agrivoltaici purchè di dimensioni non superiori a 10 megawatt e con altezza minima di due metri dal suolo. Consentiti anche gli impianti destinati all'autoconsumo e ai progetti di comunità energetiche.

Bocciati invece alcuni degli emendamenti più contestati da opinione pubblica e comitati: quello sull’idrogeno verde e sul repowering.


La legge individua gli ambiti territoriali che saranno sottoposti a salvaguardia. Tra questi le zone umide, aree agricole e a rischio idrogeologico, quelle attigue ai beni culturali, le aree di interesse archeologico e quelle gravate da usi civici.

Il provvedimento approvato ribadisce anche l'irrinunciabilità agli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, «imprescindibili nell'ottica della decarbonizzazione e della transizione energetica» si legge nel testo della legge, e al contempo si sottolinea che la loro realizzazione «avvenga nell'ambito della tutela e della salvaguardia dell'ambiente».

R. Isp. © Riproduzione riservata

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