Raccontando Furtei

 Furtei - Storie di guerra, povertà e antichi mestieri raccolte da Francesca Caddeu

Raccontare il passato del proprio paese per salvaguardarne la memoria storica. Con questo spirito nasce Raccontando Furtei a cura di Francesca Caddeu, presentato nella serata di ieri nei locali dell’ex asilo di Furtei.

Introdotto ieri al pubblico da Giorgia Serpi, il volume di Francesca Caddeu, laureata in Beni Culturali all’Università di Cagliari, fa parte della della collana di memorialistica storica promossa dall’Editoriale Documenta con la consulenza scientifica della Biblioteca di Sardegna.


Il libro si concentra sugli anni Cinquanta, passando attraverso la voce degli intervistati, 23 donne e 14 uomini furteresi, di età compresa tra i 75 e i 103 anni.

«Gli interpellati - ha riferito Francesca Caddeu - hanno raccontato con un certo trasporto le proprie storie e non è mancata l’emozione nel ripensare a vicende ormai lontane. Ascoltando le loro parole, ho provato a immaginare quale potesse essere lo stato emotivo, soprattutto in riferimento al periodo di guerra, anni il cui il grano era razionalizzato, la paura delle bombe costante e lunghe le attese nei rifugi, a seguito dell’allarme delle sirene».

Quelle raccolte nel volume Raccontando Furtei, sono storie che hanno sapore di passato: la povertà, la guerra, il rapporto con l’occupante tedesco, la vita trascorsa nelle campagne oppure nelle strade del paese in compagnia del vicinato, gli antichi mestieri e le botteghe, il disegno di un paese ormai cambiato.

«Alcuni degli intervistati - ha proseguito Caddeu - hanno ricordato il Monte Granatico di Furtei, di cui non vi è più traccia; mi hanno fornito informazioni sia a livello architettonico sia funzionale: com’era l’ingresso, come ci si muoveva all’interno e i turni stabiliti per sorvegliare l’area affinché non si verificassero dei furti».


Francesca Caddeu, già nel 2012, aveva lavorato al volume fotografico In Furtei, progetto in rosa della Fototeca di Sardegna, bandito da Biblioteca di Sardegna, con l’Editoriale Documenta. Vennero raccolte 280 fotografie inedite relative al primo cinquantennio del ‘900: paesaggi, scene di processioni e di vita quotidiana. Alcune di queste sono state esposte in una piccola mostra fotografica allestita in occasione della presentazione di Raccontando Furtei.

«Entrare in contatto con gli anziani del mio paese - ha concluso la curatrice Caddeu - mi ha riempita di soddisfazione. Mi hanno dato la possibilità di sentirmi ancora più cittadina di una Furtei che non conoscevo. Sono i pilastri della nostra storia, gli unici che possono tramandarla e permetterci di metterla nero su bianco, per renderla disponibile a tutti».

Attingendo dal cassetto dei ricordi, Raccontando Furtei cerca di rievocare la storia del paese grazie a chi è riuscito a custodirla: cittadini di una quotidianità lontana che, guidati dalla passione e dalla curiosità di Caddeu, hanno lasciato a Furtei, ma anche a tutta la Marmilla, un’eredità preziosa.

Valentina Frau (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) © Riproduzione riservata

Immagine in evidenza: un momento della presentazione del libro "Raccontando Furtei"

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