Arbus, Consiglio comunale del 29-7-2024

 Arbus - Tra nuove deleghe e revoche come cambia l'assetto della maggioranza

Ad Arbus, durante il Consiglio comunale di settimana scorsa il sindaco Paolo Salis ha ufficializzato le nuove deleghe e i nuovi assessori. La delega alle Frazioni e alle Località marine va alla consigliera Annamaria Pili e quella alle Politiche giovanili va alla consigliera Chiara Desideri.
Al consigliere Enrico Atzeni è stata revocata la delega ai Lavori Pubblici, che è stata attribuita al consigliere Alessandro Pani. Durante la seduta è stata anche ufficializzata la revoca dell’assessorato alla Cultura e alla Pubblica istruzione, mantenuta per sé dal sindaco Salis.

«Una riflessione critica sulle recenti dinamiche politiche – ha commentato il sindaco Paolo Salis dopo il Consiglio comunale - mi permette di ragionare sul fatto che, nonostante Arbus e la sua comunità meritino attenzioni diverse, e non pettegolezzi frivoli, ancora si continui a parlare delle scelte del sindaco quando chi siede nei banchi della minoranza ha partecipato al susseguirsi di ben 7 attribuzioni di deleghe e nuovi decreti assessoriali dopo le dimissioni, non serene, di ben due assessori, che evidentemente non facevano parte della ristretta cerchia degli eletti. Ho letto in Consiglio non una giustificazione alla scelta compiuta, ma la verità e il susseguirsi dei fatti. Ricordo ancora che nella riunione di maggioranza del dicembre 2022, la consigliera Peddis allora assessora, comunicava di avere ottenuto un incarico professionale. Nell’annunciare l’impegno che si apprestava a ricoprire, affermava di rimettere al sindaco la valutazione sulla compatibilità tra l’incarico amministrativo e il nuovo lavoro che, lei stessa, riconosceva essere gravoso. Per ben 18 mesi, ho continuato a confrontarmi con l’assessora nel tentativo di trovare una soluzione condivisa, affinché potesse svolgere correttamente il suo lavoro verso la comunità, che naturalmente per la ristrettezza del suo tempo a disposizione non si è raggiunta. Dopo tanto interloquire, fu lasciato su di me il peso della decisione, oggi nota a tutti».


In Consiglio l’ex assessora Alessandra Peddis aveva replicato duramente alla rappresentazione del sindaco: «Esprimo ancora una volta il mio rammarico per il discorso tenuto dal sindaco in Consiglio sulla revoca del mio incarico, arrivato dopo quasi tre mesi dalla sua decisione. Un discorso dai toni e dalla violenza verbale che meritano soltanto di essere condannati. Come donna, come persona e come rappresentante di questa comunità, non posso e non voglio restare in silenzio di fronte a una simile mancanza di rispetto. Non spetta al sindaco valutare il merito dell'azione amministrativa. Solo la comunità ha il diritto di esprimere giudizi su chi amministra e sulla qualità del suo operato. La politica, quella vera, non dovrebbe mai diventare un palcoscenico in cui chi governa si auto celebra o si auto assolve. Ci si dimentica spesso e volentieri che i cittadini arburesi hanno espresso il proprio voto a favore di questa maggioranza e che il Sindaco non è altro che l’espressione della maggioranza stessa. Le 328 preferenze per la mia persona consentono oggi al Sindaco di sedere su quella poltrona, preferenze che continua a ignorare dimenticando che viviamo in una democrazia. Il vero metro di valutazione non può essere personale, arbitrario o basato su logiche di convenienza. Il merito si misura sul campo, nei fatti, nei risultati che le persone portano a casa con dedizione e impegno. Il Sindaco utilizza la sua posizione per emarginare chi ha un pensiero differente dal suo, che utilizza la propria voce per critiche costruttive. E il suo modus operandi lo ribadisce con la mia estromissione da qualsiasi comunicazione da ormai 3 mesi. Il mio impegno è e sarà sempre quello di difendere la dignità e i diritti di ciascuno, senza paura di alzare la voce quando necessario, ma sempre con il rispetto che ogni essere umano merita».

Anche la minoranza, attraverso il capogruppo di Avanti Arbus, Michele Schirru, ha criticato le decisioni del Sindaco: «Questa nuova composizione cambia gli equilibri politici e non rappresenta più la volontà popolare. Gli assessori devono essere i consiglieri eletti e più votati, il sindaco ha revocato l’assessorato a Peddis, la donna più votata, per attribuire un assessorato al consigliere Pani che avrà un ruolo di grande rilievo con pochi voti di preferenza ricevuti. La nuova posizione non comprende più l’assessorato alla Cultura e alla Pubblica istruzione che noi crediamo debba essere presente non con una delega a un Consigliere. È evidente la presenza di un gruppo ristretto che prende decisioni, a discapito di altri consiglieri. All’ex assessora Peddis va la nostra solidarietà, non meritava una revoca così per il lavoro svolto in questi anni e i voti presi. Al consigliere Enrico Atzeni è stata revocata la delega nonostante il suo lavoro sul Piano di utilizzo dei litorali, una decisione politica che lo ha sostanzialmente messo da parte».

Valentina Vinci (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) © Riproduzione riservata

Immagine in evidenza: l'intervento di Alessandra Peddis al Consiglio comunale del 24 settembre

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