Arbus, scuola: riunione genitori

 Arbus - Emergenza mensa scolastica: la soluzione del sindaco Salis

Gli alunni della scuola primaria di Arbus non usufruiranno della mensa scolastica. Il disservizio, principalmente dovuto all’indisponibilità dei docenti, preoccupa i genitori per la difficoltà di conciliare gli impegni lavorativi con la gestione familiare.

Le famiglie che avevano inizialmente accolto con favore l’idea della settimana corta, basata sullo svolgimento delle attività scolastiche dal lunedì al venerdì, con la previsione di due rientri pomeridiani, hanno dovuto ricredersi e fare i conti con l’assenza della mensa, che lo scorso anno era stata garantita a parità di condizioni.

L’origine del problema sembra doversi ricercare nel nuovo assetto della programmazione scolastica. Nell’era degli incentivi alla natalità e delle politiche di contrasto allo spopolamento dei piccoli centri, dunque, il diritto all’istruzione è ancora vittima di poco riguardo verso le esigenze degli studenti e delle loro famiglie.

Ieri sera, nell’aula consiliare del Comune di Arbus, il sindaco Paolo Salis, e il dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo Pietro Leo, Sebastian Ruggiero, hanno incontrato i genitori degli alunni colpiti dal disservizio per trovare una soluzione condivisa.


Nel corso del dibattito, i presenti, fortemente risentiti, hanno chiesto alla scuola e all’amministrazione comunale soluzioni più celeri e soddisfacenti, minacciando altrimenti l’intenzione di iscrivere i propri figli negli istituti scolastici dei comuni limitrofi. Il dirigente scolastico, dal canto suo, ha escluso non solo la possibilità di riprogrammare il tempo pieno in sostituzione del tempo modulare, ma anche la reintroduzione delle lezioni del sabato e la soppressione dei rientri pomeridiani: «Il tempo modulare prescelto (cosiddetta settimana corta, ndr) non prevede la mensa scolastica e il tempo pieno non è praticabile poiché ciascuna classe dovrebbe contare almeno quindici alunni, condizione che non si è concretizzata», ha commentato Ruggiero, spogliandosi delle competenze relative alla predisposizione del servizio mensa e dei relativi oneri economici.

Il sindaco Salis, che in previsione dei disagi aveva già predisposto un servizio bus per il trasporto dei bambini nel tragitto scuola-casa e casa-scuola durante la pausa pranzo, ha ottenuto dal preside ulteriori spazi del plesso Pietro Leo, nei quali avviare un servizio alternativo alla mensa tradizionale: «La soluzione - ha dichiarato il primo cittadino - potrebbe essere quella di accogliere i bambini negli spazi messi a disposizione dal preside, per il consumo di pasti che verranno forniti direttamente dalle famiglie. L’amministrazione comunale - ha proseguito Salis - si riserva, da oggi, un termine di due settimane per individuare figure qualificate che offrano assistenza ai bambini durante la consumazione del pranzo e fino alla ripresa delle attività scolastiche in orario pomeridiano».


La proposta del sindaco ha raccolto largo consenso fra i genitori e verrà sperimentata non appena saranno state individuate le figure da destinare ai compiti di assistenza. Il compenso degli assistenti sarà posto a carico delle famiglie, anche con il sostegno economico dell’amministrazione comunale.

Alessia Caddeo (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) © Riproduzione riservata

Immagine in evidenza: la riunione con i genitori

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