Carciofo

 Samassi - Doppia iscrizione: elenco nazionale "Pat" e "Repertorio regionale dell'agrobiodiversità"

Il carciofo violetto di Samassi ha recentemente ottenuto due importanti riconoscimenti, frutto di una lunga e fruttuosa collaborazione tra l'amministrazione comunale e le agenzie regionali Agris e Laore. L'ortaggio, simbolo dell'identità e della tradizione samassese, è stato annoverato nell'elenco nazionale dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (Pat) e nel Repertorio regionale dell'agrobiodiversità.

«L'impegno a sostegno di questo prodotto – ha commentato Giacomo Onnis, assessore all’Agricoltura del Comune di Samassi e vicesindaco - è motivato dal fatto che negli ultimi anni abbiamo riscontrato una diminuzione di produzione del carciofo violetto: la superficie coltivata si è ridotta da 1500 a poche centinaia di ettari».

I risultati ottenuti sul piano del riconoscimento e della protezione dell'ortaggio non si esauriscono tuttavia con il raggiungimento delle iscrizioni: «Nei prossimi mesi - ha aggiunto Onnis - continueremo l'opera di divulgazione di questo importante patrimonio storico, culturale ed economico della nostra comunità».

Il rapporto di simbiosi tra Samassi e il carciofo violetto è ormai storico. Risale agli anni '60, quando si sperimentò l'importazione dalla Provenza di una varietà di carciofo alternativa alla cultivar senza spine Masedu (mansueto, in Sardo), poco adatto al consumo fresco. L'importazione degli ovuli a Samassi segnò l'inizio di una nuova era per la coltivazione del carciofo violetto, che oggi continua a essere un simbolo di eccellenza per la comunità locale.


Il primo riconoscimento, che ha annoverato il carciofo violetto di Samassi nell'elenco nazionale dei Pat, è stato raggiunto anche grazie alle ricette, ormai divenute tradizionali (carciofo violetto con agnello e malvasia e  carciofo violetto con patate e zafferano), che hanno accompagnato l'istruttoria della candidatura al ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali. Proprio in virtù della ormai lunga tradizione del violetto, è stato possibile tracciarne la storicità, grazie a ricerche documentali, interviste, foto, video e relazioni dettagliate.

Secondo, e non meno importante riconoscimento, è quello giunto dal Comitato scientifico che ha iscritto il carciofo violetto di Samassi nel Repertorio regionale dell'agrobiodiversità: gli agricoltori che coltivano il carciofo violetto potranno beneficiare, grazie a questa registrazione, di incentivi per preservare e promuovere la specie.

Le agenzie regionali Agris e Laore hanno giocato un ruolo essenziale nel processo di ottenimento dei due riconoscimenti: «Abbiamo identificato i migliori cloni nelle diverse aziende agricole e li abbiamo moltiplicati in vitro nel nostro laboratorio, risanandoli dall'eventuale esposizione a malattie che ne limitavano la produttività», ha spiegato Barbara Pisanu, ricercatrice presso Agris; mentre Paola Ugas, responsabile di unità organizzativa di Laore ha commentato: «Una varietà così significativa dal punto di vista storico e identitario per Samassi e il Medio Campidano merita una protezione che sia duratura».

Doride Pilloni (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) © Riproduzione riservata

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