Quattro Mori a Cinque Cerchi

 Sanluri - Sardegna - Storie, curiosità e aneddoti sugli atleti olimpionici sardi

Ci sono storie che la polvere degli anni ha inesorabilmente coperto, dimenticate nelle fessure del tempo. Altre sono arrivate sino a noi, ma incomplete, avendo smarrito per strada tasselli di un puzzle difficile da ricomporre. A ricomporre i pezzi di una memoria sportiva lunga più di un secolo, ci ha pensato Marcello Atzeni, giornalista, biologo e scrittore, residente a Sanluri e originario del comune più piccolo dell’isola, Baradili. Il suo ultimo libro Quattro mori a cinque cerchi, è un viaggio che parte da lontano, dal 1908 per l’esattezza, e termina nei giorni nostri, a poco dall’inizio delle olimpiadi parigine: narra l’affascinante storia di tutti gli atleti sardi che hanno partecipato alle Olimpiadi.


«L’idea - ha spiegato Marcello Atzeni - ha radici lontane. All’inizio della mia carriera di giornalista mi occupavo di sport cosiddetti minori, raccontandoli per le pagine di un noto quotidiano sardo: seguivo oltre il calcio nella categoria eccellenza, scherma, boxe, ciclismo, corsa su strada, tennis tavolo, ciclocross. Sono sempre stato attratto da tutti gli sport, ho letto libri e visto tantissime competizioni e partite dal vivo. Volevo un po’ ritornare alle origini».

Il libro è una fonte inesauribile di biografie, curiosità e immagini storiche, alcune risalenti ai primi anni del secolo scorso. Le tante fonti dirette che hanno permesso all’autore di riavvolgere i fili del passato, riportano  il lettore indietro nel tempo, a giorni in cui la pratica sportiva e lo stile di vita erano assolutamente diversi da quelli attuali.

Atleti, una novantina, che hanno regalato alla Sardegna gioie ma anche delusioni. «Ci sono tanti aneddoti - ha continuato Atzeni - che riguardano gli atleti olimpionici, alcuni anche molto curiosi. Per esempio quello di Tonino Siddi, di Sassari, nella staffetta 4x100 a Londra nel 1948: la sua squadra venne scippata e conquistarono solo la medaglia di bronzo. L’atleta sassarese non digerì mai il furto subìto e appena tornò nella sua città vendette la sua medaglia per comprarsi un’auto. Le pagine del libro raccontano anche piccole imprese, come quella del cagliaritano Francesco Loy, che vinse con la disciplina ginnastica a squadre addirittura due medaglie in due diverse edizioni, a Stoccolma nel 1912 e ad Anversa nel 1920».


Il frutto del lavoro di ricerca sportiva compiuto da Marcello Atzeni è stato premiato anche dal presidente del Coni e membro del Comitato Olimpico Internazionale Giovanni Malagò, che gli ha tributato un encomio, di cui riportiamo un breve estratto: «Questa pubblicazione è un lungo viaggio a ritroso per ricostruire l’epopea a cinque cerchi delle eccellenze agonistiche della Sardegna. Il libro di Marcello Atzeni cristallizza le imprese compiute e dà lustro a tutte le campionesse e campioni regionali che hanno indossato con fierezza la maglia azzurra ai Giochi».

«Il messaggio del Presidente Malagò è stato per me una sorpresa inaspettata e ne sono felicissimo. La primissima presentazione del libro si terrà il 24 luglio alle 19 al Foyer del Teatro Massimo di Cagliari: assieme a Paolo Mastino sveleremo altre curiosità, aneddoti, e parleremo di sport olimpico» ha concluso Atzeni.

Stefano Cruccas (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) © Riproduzione riservata

Immagine in evidenza: particolare della copertina del libro di Marcello Atzeni

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