Giorgio Erdas durante un concerto a Cagliari

 Pabillonis - «Cerco di trasmettere agli allievi la mia passione per la musica»

Certe passioni nascono quasi per caso. Basta una scintilla, un attimo, un semplice gesto che riesce a emanare fascino ed emozione. E quasi sempre in tenera età. È stato così anche per il giovane batterista pabillonese Giorgio Erdas: «Ho iniziato a suonare la batteria molto presto, a cinque anni, grazie a mio zio Gigi che possedeva lo strumento a casa. Restavo ammaliato mentre suonava e ogni volta che andavo a trovarlo passavo ore con le bacchette in mano a provare. Poi la passione è stata alimentata dalla musica che trovavo in casa e sulla quale cercavo di riprodurre ogni ritmo con la mia prima batteria giocattolo. Successivamente, intorno agli otto anni, ho cominciato a studiare seriamente con il maestro Paolo Sanna e nel frattempo i miei genitori mi regalarono una vera batteria: una Hoshino Made in Japan. Da adolescente continuai a studiare e suonare con diverse band in rassegne e contest, e dopo i diciotto anni cominciai a girare tutta l’isola suonando principalmente folk, pop rock e jazz. Iniziai anche a insegnare».


La batteria è il mio secondo nome” ebbe a dire Ringo Starr, manifestando così il suo amore viscerale per tamburi, rullanti e piatti. E c’è tanto amore, tanta dedizione e voglia di migliorarsi anche da parte di Giorgio Erdas che studia con maestri nazionali e internazionali come Roberto Pellegrini, Ettore Fioravanti, Tony Arco e Marco Volpe e frequenta poi diverse Masterclass con Mike Mangini, storico batterista dei Dream Theater, Bruce Becker, Jojo Mayer e Gary Chaffee.

«Ho avuto il piacere di collaborare con vari artisti in tutto il nord Italia, ho suonato con i Malinda Mai, band riconosciuta dalla critica come miglior espressione a livello nazionale del repertorio dedicato a Fabrizio De Andrè, gli Isola Song che parteciparono a Sanremo nel 2001, i Golaseca, gli Almamediterranea. Ho collaborato poi con il compianto Erriquez, storico leader del gruppo folk fiorentino Bandabardò, con il rapper Frankie hi-nrg.mc e con il trombettista Roy Paci» ha proseguito Erdas.

La batteria è il cuore pulsante di ogni band, l’essenza del ritmo, è il punto centrale dove si scatena l’energia. Riuscire a insegnare e trasmettere ai più piccoli la passione per uno strumento musicale oltrepassa la linea della didattica e diventa un’esperienza che offre loro benefici per lo sviluppo mentale ed emotivo e favorisce la socializzazione.


«Una componente fondamentale del mio lavoro, a cui tengo particolarmente - ha concluso Giorgio Erdas - è l’insegnamento. Sono grato a tutti i miei insegnanti, ognuno mi ha arricchito personalmente e cerco di trasmettere ai miei allievi tutto ciò che negli anni ho imparato. Vedere e sentire i ragazzi suonare mi riempie d’orgoglio e mi emozionano ogni volta; mi ricorda di quanto sono stato fortunato e mi dà anche un senso di responsabilità nei loro confronti».

Da diversi anni Giorgio Erdas insegna alla Scuola Civica di Musica di Villacidro e relative sedi di Pabillonis, Gonnosfanadiga, Segariu e Collinas, alla Scuola Civica di Musica di Capoterra, alla Music Melody School di Barrali e alla Banda Musicale di Sardara. «Il mio obiettivo è quello di potere raggiungere e influenzare positivamente il maggior numero di persone attraverso le vibrazioni che solo la musica sa regalare».

Stefano Cruccas (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) © Riproduzione riservata

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