Eleonora Carola

 Pabillonis - Opere originali, una mostra e una dedica speciale

L’arte è una della più grandi forme di libertà d’espressione, è quella scintilla che si manifesta nella creatività. Emerge poi nel tempo la personalità e la singolarità dell’artista, nelle opere e nel percorso di stile.

Eleonora Carolaventitreenne pittrice di Pabillonis, ha già uno stile unico e riconoscibile e le sue opere trasmettono emozioni. «La passione per la pittura è stata scoperta nel tempo; da piccola, grazie a mia madre, preferivo invece il disegno» ha raccontato la govane artista, « la pittura invece l’ho scoperta durante il liceo artistico. Dopo alcuni esercizi ho iniziato a sperimentare un linguaggio personale, che in un primo momento ho abbandonato e poi rivoluzionato. Dopo la maturità mi sono iscritta all’Accademia di Belle Arti Mario Sironi di Sassari con l’obiettivo di diventare una pittrice».

Nell’arte regna l’armonia, la raffinatezza e una grossa dose di sensibilità. I colori che danzano sulla tela, o qualsiasi altro materiale, esprimono i sentimenti e l’anima dell’artista, le opere si materializzano prima nella mente poi come per incanto prendono forma.


«Per la pittura preferisco la tecnica ad olio, ma attualmente sono innamorata della linoleografia, ovvero l’incisione su linoleum con la sgorbia. Con questa tecnica, grazie al mio insegnante di incisione Giovanni Dettori (uno dei massimi esperti contemporanei, nda) ho realizzato un’opera e assieme ad altri colleghi abbiamo partecipato alla mostra intitolata Nel segno di Gesù che si è svolta nel Museo Diocesano di Asti. Ho realizzato un agnello morto appeso a testa in giù, simbolo della morte di Cristo, dal titolo Ma liberanosi de mali; ho voluto donare fieramente il titolo in sardo per portare fuori dall’isola anche la nostra lingua. La mostra è andata benissimo e mi sono sentita apprezzata per il lavoro svolto» ha aggiunto la pittrice.

Eleonora Carola ha appena concluso il ciclo triennale di studi in Accademia, laureandosi col massimo dei voti e ha voluto dedicare la sua tesi dal titolo La luce nell’arte al suo amico Alessandro Diana, il giovane volontario della Protezione Civile tragicamente scomparso il 17 settembre del 2020, mentre si recava a spegnare un incendio.


«Ale era il mio grande amico, mi supportava e credeva fortemente nella mia passione, cosa non banale perché per la maggior parte della persone l’arte è vista come un semplice hobby. Avrei voluto averlo vicino in questi anni in cui ho affrontato varie difficoltà. La sua mancanza mi ha lasciato un vuoto incolmabile, ma sono convinta sia felice del mio traguardo» ha aggiunto emozionata la giovane.

Il nostro non è ancora davvero, come ci dicono da anni, un Paese per vecchi: i giovani ci sono e con essi i sogni per un futuro brillante. Hanno dubbi, incertezze, fragilità, ma sanno anche essere forti e decisi, sono pura energia che crea un turbinio di idee capace di avvolgere lo spazio-tempo della loro vita.

«Sto cercando di capire dove indirizzarmi, ho tanti interessi, e mi piacerebbe essere conosciuta per quello che faccio. Ho addirittura pensato di creare un brand o un centro per artisti nella nostra zona. Sono consapevole che l’arte non è ancora valorizzata e non ha la considerazione che merita. Mi piacerebbe unire tutti i miei interessi, pittura, incisione, moda e scultura per potere realizzare installazioni originali. Continuerò gli studi presso l’Accademia di Belle Arti di Torino e in futuro continuerò a sperimentare, perché non riesco a stare ferma con un solo linguaggio», ha concluso Eleonora Carola.

Stefano Cruccas (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) © Riproduzione riservata

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