NurArcheoFestival, 17 luglio 2024

 Villanovaforru - Comunicato stampa diffuso integralmente

Prosegue a marce forzate il NurArcheoFestival, edizione numero sedici. Domani giovedì 18 luglio, per la rassegna organizzata dal Crogiuolo, con la direzione artistica di Iaia Forte e Rita Atzeri, “scendono in campo” a Villanovaforru altre importanti personalità della scena nazionale.

Nel Parco archeologico di Genna Maria, alle 19, ritorna, dopo lo scorso anno, al Naf Giorgina Pi, talentuosa e innovativa artista, attivista, divisa fra poetica teatrale, politica e femminismo, regista di Nata vicino ai fantasmi. Nata tempesta. Un diario da ascoltare in cuffia, una produzione di Bluemotion, la compagnia da lei diretta.

Così racconta: “Da quando ho iniziato ad amare Kae Tempest (poetessa e musicista inglese), la mia vita si è riempita ulteriormente di suoni… La mia immaginazione è una sfera irregolare che prende spesso forma tra note, orchestrazioni e voci. Lingue lontane e voci care, pianoforti amati e suoni elettronici e sempre la poesia – sempre! - mi permettono di rimanere altrove, segretamente commossa quando il mondo rischia di farmi troppo male. ‘Nata vicino ai fantasmi. Nata tempesta’ è un abbraccio di minuti intimi, da ascoltare in cuffia, un diario audio di quello che ho vissuto in questi anni immersa nel mondo di Tempest. Piccole gemme di pianti e rinascite di un momento inaspettato dove cose trovate per terra diventavano tesori. È un augurio di rinascita infinita, un atto di gratitudine all’invisibile”.


Prima, ad aprire al serata, stesso luogo alle 18, Il venditore di fiabe, con Gianluca Podda (chitarra) e Giusy Murgia (voce), produzione Palazzo d’inverno. Verrà proposta una rilettura in chiave musicale di una serie di favole famose, capolavori della letteratura, in un intrigante racconto sulla magia delle parole e dei suoni.

Alle 21.30 l'area archeologica di Pinn’e Maiolu diventerà palcoscenico per La canzone di Giasone e Medea, da Euripide e Seneca, da Apollonio Rodio, Franz Grillparzer e Jean Anouilh, una nuova edizione del progetto con la regia di Elena Bucci, che cura anche l’elaborazione drammaturgica, e la collaborazione di Marco Sgrosso, due rappresentanti di spicco del nostro panorama teatrale, che saranno anche interpreti con Nicoletta Fabbri, Francesca Pica e Valerio Pietrovita (una produzione Le belle bandiere con Centro Teatrale Bresciano).

“Entrare nel mito significa anche evocare l’armonia di una lingua perduta cantata e danzata e i riti del ritrovarsi a ridere e a piangere in luoghi dove l’incanto della natura amplificava quello dell’arte”, spiegano Bucci e Sgrosso. “Indaghiamo le molte versioni di una stessa storia e le ragioni diverse dei personaggi… Medea è una strega straniera capace… di colpire i suoi stessi figli? Una vittima del potere resa folle dall’ingiuria dell’abbandono? Giasone è un traditore, un egoista, un abile stratega che calcola i vantaggi di un matrimonio importante con la figlia del re? La vicenda della madre assassina e dell’eroe greco indegno di gloria continua a spaventarci dopo millenni mentre le parole di Euripide e le successive riscritture del mito introducono temi che ci toccano profondamente: i diritti degli esuli in terra straniera, la violenza del potere nella polis e tra gli individui, la differenza tra amore e possesso, il valore della parola data, il sospetto verso le arti magiche e il timore della conoscenza… Per toccare questa incandescente materia indossiamo maschere contemporanee che mescolano i tratti della tradizione italiana con quelli di antiche culture… Il mito diventa una ballata popolare che narra dell’amore che si trasforma in morte… Come accade nel caso di alcune antiche melodie che si ritrovano in tutto il mondo, rinnova la memoria del patrimonio ereditato da chi ha vissuto prima di noi perché torni ad essere suono vivo, coscienza, catarsi che trasforma il dolore in sapienza…”.


Prima, alle 20, al Nuraghe Genna Maria andrà in scena Arianna nel labirinto, scritto dal giornalista e autore Vito Biolchini, con Salima Balzerani, che firma la regia con lo stesso Biolchini, musiche originali di Stefano Casta ed Enrico Sesselego,(nuova produzione del Crogiuolo, in collaborazione con l’associazione Heuristic di Oristano). Arianna non è più la giovanissima protagonista di uno dei miti più conosciuti di tutti i tempi. È una donna adesso e, ripensando al suo passato, svela particolari inediti del suo amore con Teseo, del matrimonio con Dioniso e della terribile vicenda del fratellastro, il Minotauro. Tutto è cambiato da allora e Arianna ha deciso di assecondare un sogno, che la farà tornare nel luogo più misterioso e terribile di tutti: il labirinto.

Venerdì 19, alle 21.30, sarà al volta di Iaia Forte che nell'area archeologica di Pinn’e Maiolu  porterà Vestita di lui, un omaggio alla poesia di Sandro Penna.

NurArcheoFestival è organizzato da Il crogiuolo, con il sostegno del MiC, dell’Assessorato della Cultura della Regione Sardegna e della Fondazione di Sardegna, del Comune di Villanovaforru e con il patrocinio di quello di Baressa e del Consorzio Due Giare.

Immagine in evidenza: La canzone di Giasone e Medea (foto Umberto Favretto) e Giorgina Pi

I comunicati stampa sono importanti, come il lavoro di chi li scrive: per questo, quando riteniamo utile divulgarne il contenuto attraverso le nostre pagine, abbiamo scelto di farlo in modo riconoscibile e distinto dagli altri articoli di nostra produzione, riportandoli integralmente, nel rispetto della filiera dell'informazione. (Redazione Il Sardington Post)

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