Spacca Italia

 Italia - Sardegna - Continuare a firmare: in gioco c'e la sopravvivenza economica e sociale della Sardegna, oltre all’unità dell’Italia

Sono già state raggiunte le 500mila firme necessarie per indire il Referendum contro la legge sull'Autonomia differenziata: uno dei punti del programma elettorale del centrodestra alle elezioni politiche del 2022, divenuta legge dopo l'ostinata cova portata avanti da tempo soprattutto dalla componente leghista della coalizione di governo.

Tuttavia, serve continuare a firmare, per promuovere nel modo più ampio possibile il Referendum abrogativo e rendere evidente il rifiuto popolare nei confronti di questa legge, avversata anche dall’impegno espresso dalla Sardegna e da altre quattro regioni, Emilia Romagna, Toscana, Campania e Puglia.

L'applicazione della legge sull'Autonomia differenziata, targata Meloni-Calderoli genererà effetti particolarmente temibili se non verrà fermata per tempo: mette in discussione l'unità del Paese, alla faccia del principio di uguaglianza sancito dalla nostra Costituzione, distruggerà ciò che rimane del sistema pubblico e universalistico di assistenza e protezione sociale. Non a caso autorevoli costituzionalisti e analisti politici hanno ribattezzato il provvedimento come "SpaccaItalia", "Secessione dei ricchi", "Disgregatore sociale", "Nuovo feudalesimo".

Definizioni non difficili da comprendere, perché in virtù di criteri puramente ragionieristici e in barba a ogni considerazione solidaristica e di sussidiarietà verso le regioni meno sviluppate economicamente, l'applicazione dell'autonomia differenziata genererà effetti devastanti, come per esempio - è facile prevedere - diverrà più facile curarsi al Nord mentre continuerà l'opera di smantellamento della sanità pubblica al Sud, oppure sarà possibile pagare di più gli insegnanti al Nord che al Sud, con ulteriori spinte all'emigrazione e a un ulteriore impoverimento meridionale e insulare.

Una legge che è palesemente mal digerita anche all'interno della destra al governo dell'Italia, come ha dimostrato la richiesta del presidente della regione Calabria Occhiuto (che è anche vice segretario nazionale di Forza Italia), il quale, temendone gli effetti sulla sua regione, si è spinto fino a chiederne una moratoria dell'applicazione.

Si tratta di una legge che stravolge la coesione nazionale ai danni delle regioni più povere, con effetti particolarmente perversi sulla Sardegna, già gravata dalla sua condizione di insularità e all'interno della quale, in particolare, il territorio del Medio Campidano sconta già e in modo drammatico gli effetti dell'impoverimento e dello spopolamento.

Se in soli dieci giorni dall’avvio della campagna di raccolta delle firme per promuovere il referendum sulla legge SpaccaItalia è già stata raggiunta la soglia delle firme necessarie, è altrettanto importante continuare a firmare, per rendere sempre più evidente e corposo quanto la parte più vulnerabile e colpita del Paese sia contraria alla secessione economica dell'Italia: uno Stato sempre più in crisi. Uno Stato che la destra al governo ama glorificare come Nazione mentre ne piccona in modo irreparabile le fondamenta solidaristiche e unitarie.

Per questi motivi, e nel nostro piccolo, convinti che i grandi cambiamenti possano partire anche dai piccoli territori, Il Sardington Post si fa veicolo di diffusione della piattaforma pubblica e gratuita per sottoscrivere il referendum abrogativo dell’Autonomia differenziata.

Marco Cazzaniga (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) © Riproduzione riservata

 

 

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